Città in gioco: Fabio Viola e Vincenzo Idone Cassone

Spero di fare un gradito regalo ai tanti lettori di questo blog interessati al tema dell’utilizzo della gamification e della dimensione del gioco in ambito cittadino. Come già ebbi modo di scrivere in un precedente post, è da poco disponibile per la collana Lexia di Aracne Editrice un corposo volume di 280 pagine che raccoglie i contributi di numerosi sociologi, designers ed esperti di gamification dal titolo “Gamification Urbana“. Insieme al collega ed amico Vincenzo Idone Cassone siamo stati artefici di uno dei saggi inclusi, “Playable City” ed oggi vorrei condividere gratuitamente con voi (fermo restando l’invito ad acquistare l’intero volume) le nostre riflessioni. Alla fine di questo articolo troverete il LINK per scaricare gratuitamente il pdf di 19 pagine.

Libro Fabio Viola Playable City

 

…..Come accennato, la prima ondata delle Smart city è stata talvolta criticata a causa del suo tecnocentrismo, in cui il ruolo delle soluzioni ICT
è stato considerato predominante rispetto agli altri nuclei fondanti il processo di miglioramento della vivibilità urbana (ambiente, persone,
istituzioni) (Dameri 2014). Questo tecnocentrismo è stato causato da molteplici fattori; innanzitutto la confusione generata tra le nozioni di Digital city e Smart city, le seconde interagendo con le prime, ma ereditando l’importanza centrale rivestita dalle soluzioni ICT; e certamente l’opposizione tra la visione “accademica” e quella “empirica” delle SC (Cocchia 2014), la prima rimarcando l’importanza del capitale umano e la seconda quella della componente tecnologica per il miglioramento della vivibilità. Infine, non sono da dimenticare le osservazioni provenienti da più parti (Hollands 2008;Wyly 2013; Bell 2011; Soderstromm et al. 2014) su un interesse di tipo imprenditoriale e corporativo da parte di case tecnologiche (IBM ad esempio) nei confronti dei progetti di SC. Di recente, al contrario, si sta rimarcando la necessità di un contributo umano attivo da parte dei cittadini e di un cambiamento delle abitudini delle persone al fine di garantire un miglioramento della
qualità della vita urbana. A questo proposito intendiamo partire da alcune osservazioni sul rapporto soggetti–sistema previsto dalle soluzioni
ICT, mostrando come l’ottica game–based della gamification permetta di rendere i cittadini elemento attivo e coinvolto nel processo
di raccolta, uso e comunicazione dei dati informatici del tessuto urbano. Parliamo di ottica game–based rifacendoci all’aspetto regolamentato,
strategico, quantificabile del gioco, dal termine inglese game; nella definizione che ne dà Eco «Game sono il tennis, il poker, il golf; sistemi
di regole, schemi di azione, matrici combinatorie di mosse possibili» (1973, p. xviii). Questa caratteristica del gioco da un lato lo pone in
rapporto stretto con le SC, dall’altro ci offre una prospettiva differente su alcune sue pratiche e principi….

Articolo-Fabio-e-Vincenzo

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