EteRNA – gamification per la scienza medica

Quando si parla di Gamification, il primo pensiero va alle app e ai mobile games, prodotti che a primo impatto sembrano rivolgersi a un pubblico meno avvezzo al gaming tradizionale. Eppure, tralasciare l’immenso mondo di internet vorrebbe dire perdersi progetti epocali come EteRNA. Ideato e realizzato da uno piccolo staff della Carnegie Mellon University – tra cui figura l’informatico Adrien Treuille -, EteRNA è un puzzle-game basato sull’RNA, come si può evincere simpaticamente dal nome stesso del gioco.

eterna gamification medicina

Per i non addetti ai lavori, l’RNA è un acido ribonucleico di struttura simile a quella del DNA, che interviene nella sintesi proteica e nella traduzione dell’informazione genetica (definizione tratta da Garzanti).
Le molecole di RNA sono composte da quattro proteine – Adenina, Uracile, Guanina, Citosina – che legate tra loro trasmettono messaggi ai geni. Sapere intervenire su tali legami consentirebbe di evitare che i geni vengano alterati dai virus in grado di decodificarli. Di conseguenza la scienza tenta di avanzare spedita, dato che la sperimentazione sui codici di RNA vuol dire avvicinarsi alla soluzione contro malattie attualmente incurabili come l’AIDS, la tubercolosi o il cancro.

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Il gioco, fruibile gratuitamente attraverso il sito ufficiale, ci mette davanti a dei puzzle rappresentanti molecole di RNA slegate, le quali devono essere unite seguendo poche e precise regole fino ad ottenere una particolare forma.
Gli elementi con cui interagire sono quattro, ovvero le proteine sopramenzionate. Ognuna di loro, contraddistinta da un colore specifico, deve essere connessa a un’altra, e fare in modo che la molecola ottenga la forma richiesta dall’obiettivo.
Più andremo avanti, più i livelli saranno difficili, proponendoci forme sempre più intricate.
Per raggiungere lo scopo, bisognerà stare attenti ai legami, in quanto non avremo la totale libertà di interazione, ma dovremo tenere conto di norme scientifiche.
Di seguito ecco le combinazioni possibili per effettuare le connessioni:

 

– Guanina (G) – Citosina (C): è il legame più forte

– Adenina (A) – Uracile (U): è più debole del precedente, ma se alternato in sequenza diventa più forte

– Guanina (G) – Uracile (U): è il legame più debole

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Basta selezionare con il cursore una specifica proteina per colorare un nucleo bianco e provare le diverse combinazioni. Più andremo avanti, più comandi avremo a disposizione, come la possibilità di colorare direttamente in coppia i nuclei bianchi, scambiarli, e così via.
In generale il gioco si basa esclusivamente sul legare opportunamente le quattro proteine in modo tale da ottenere la forma della molecola richiesta.

Il rigore attraverso il quale si effettuano le connessioni non deve intimorire chi non ha un buon rapporto con la biologia, in quanto il gioco, attraverso semplici suggerimenti in lingua inglese, ci accompagnerà passo dopo passo.

Tuttavia, l’aspetto più interessante di EteRNA è il supporto della community, davvero estesa sin dal 2011, anno di inaugurazione del gioco.
Gli utenti possono interagire tra loro attraverso una chat in cui scambiarsi consigli e suggerimenti. Ne viene fuori un confronto tra persone appartenenti a diversissime fasce di età e occupazioni, dando prova dell’incredibile potere aggregante di internet. Inoltre, superate le prime fasi e acquisito un determinato punteggio nella rank mondiale è possibile creare i propri livelli e renderli disponibili a tutti gli utenti.

Anche il comparto sonoro gioca un ruolo importante, in quanto ogni combinazione darà origine a un suono: se la connessione è appropriata, verrà fuori un effetto sonoro armonico, a differenza di quando creiamo legami non adeguati.
Questo elemento, assieme al concept intuitivo e al sostegno della community creano una sinergia che rendono EteRNA un progetto valido dal punto di vista ludico.

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Ma come fa il gioco a essere utile anche nella ricerca?
EteRNA, supportata pure dalla Stanford University, dalle Bill e Melinda Gates Foundation e dalla National Istitute of Health, propone un metodo alternativo per dare un valido contributo alla ricerca rispetto ai canoni accademici. Come? Semplicemente, i puzzle creati dagli utenti sotto-forma di molecole possono essere inviati agli istituti per essere verificati e, in seguito, sintetizzati in laboratorio.
Il rigore scientifico trova preziosi alleati nella fantasia e nell’intuizione degli utenti, i quali, senza alcun freno, riescono a creare vere e proprie opere di design scientifico.

Nel caso di EteRNA, la Gamification assume una duplice forma, strettamente legata all’apporto della community: una puramente didattica che trova forma nella chat in cui avvengono i confronti e le disquisizioni tra gli utenti in seguito alle combinazioni realizzate in game, e una più profonda dedita alla ricerca e alla sperimentazioni.

Proprio per questa ragione il gioco è stata oggetto di numerosi articoli accademici pubblicati sulle principali riviste scientifiche, come ad esempio il Journal of Molecular Biology.
EteRNA viene anche citato nel celebre documentario Lo and Behold – Internet: il futuro è oggi (2016) di Werner Herzog incentrato sui risvolti – positivi e non – della tecnologia e di internet. EteRNA , ovviamente, figura tra gli esempi più strabilianti del web.

Articolo a cura di Lorena Rao

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