Oneafeat tra Gamification e Fotografia

Mesi fa ebbi già modo di parlarvi di una interessante applicazione inglese in cui per la prima volta uno schema di gioco veniva applicato sopra missioni da compiere nella vita reale mediante l’utilizzo di una macchina fotografica. Dopo Appysnap, oggi si sta facendo largo una start up francese denominata dai suoi tre fondatori Onefeat.

Onefeat - home page per i non iscritti

Nel sito web, ma anche nell’applicazione disponobile su App Store, una volta registratisi si viene inondati di foto scattate dagli utenti. Il meccanismo di gioco si basa sul classico concetto di missioni, ribattezzate Feat. Ne esistono centinaia di ogni ordine e grado raggruppate per livelli di appartenenza, inizialmente ne potrò affrontare solo alcune e man mano avanzando di punteggio mi si sbloccheranno nuove aree di gioco.

Lo sforzo del team è stato notevole, molte delle emissioni creano un legame fortemente emozionale con la struttura chiedendoci di ripescare foto di quando eravamo piccolo o stimolano la nostra componente razionale suggerendoci di fotografare l’oggetto più vecchio presente in casa.

Un esempio di missioni base in Onefeat

Il primo step è accettare una missione e poi completarla uploadando una propria foto. Solo a quel punto scatta un premio sotto forma di punti guadagnati utili per progredire verso il livello successivo, il tutto accompagnato da un feedback loop incentivante. Nell’esempio sotto riportato, la mia prima missione portata a termine viene sottolineata da una finestra di pop up “Congrats for all the points!” contenente il recap dei punti guadagnati ed una Progress Bar che indica plasticamente quanto manca al Level Up. Lato viralità è interessante il confronto messo in atto con gli altri nostri facebook friend attivi nel sistema (nel mio caso solo il designer Jesse Schell) e l’immancabile Invita o meglio dire Sfida un amico via facebook tab o mail.

Messaggi di incoraggiamento accompagnano l'esperienza utente

 

Stando alle intenzioni del team con sede a Parigi l’obiettivo di fondo di Onefeat è andare oltre il classico paradigma di Foursquare dove l’asse principale è rinchiuso all’interno di singole location spostando l’attenzione verso la più ampia componente emozionale che avvolge la nostra esistenza. Non più dove si fa qualcosa ma cosa si fa!

Estremamente piacevole la pagina del profilo personale sia per look n field sia per la funzionale ripartizione degli spazi. Ogni livello è associato a una descrizione ad effetto, un contachilometri ricorda i punti accumulati nel mese, la progress bar di cui abbiamo già parlato e la classifica in relazione alla cerchia di amici.

La bella pagina del profilo personale di Onefeat

Concludendo Onefeat è un ottimo progetto soprattutto in relazione ai pochi mesi di vita. Amo la contaminazione tra media digitale e la vita quotidiana e questa applicazione utilizza entrambi gli ambienti. Le semplici game mechanics aiutano l’engagement e favoriscono la generazione di user generated content. Un piccolo consiglio però può esser dato, aumentare la componente emozionale e di ricordo collegando l’upload di una foto con un testo che spieghi come, quando e che valore ha quel determinato scatto. La missione relativa alla foto da bambino troverebbe nuovo senso nel chiedere quando fu scattata precisamente, che ricordi abbiamo di quel periodo etc etc.

 

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