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Gucci Game Based Marketing

Negli ultimi anni Gucci e’ stato uno dei brand della moda più attivi nell’utilizzo della gamification per promuovere i suoi capi d’abbigliamento ed accessori. Il celebre marchio guidato dallo stilista Alessandro Michele ha iniziato con la produzione di un’ app propria con all’interno diversi giochi sviluppati per intrattenere l’utente durante la navigazione: all’interno della sezione Gucci Arcade troverete Gucci beeGucci aceGucci gripGucci lipsGg psychedelic e Gucci mascara hunt, che hanno impegnato centinaia di migliaia di utenti venuti a contatto con il mondo Gucci grazie ai videogiochi.

In Arcade si gioca con simboli di Gucci - MFFashion.comI feedback positivi giunti da questo approccio comunicativo per un nuovo pubblico di utenti giovani e meno giovani hanno spinto la maison di Kering a spingersi alla ricerca di collaborazioni anche al di fuori della propria app. L’ultima in ordine cronologico e’ stata siglata con Tennis Clash, un gioco mobile molto famoso costantemente presente nella top 5 dei giochi sportivi più scaricati su dispositivi Android e iOS. 

 

In accordo con lo sviluppatore del gioco Wildfire, dal prossimo 18 giugno i due personaggi del gioco Jonah e Diana potranno utilizzare quattro outfit firmati Gucci. Nel guardaroba virtuale i videogiocatori troveranno sia capi d’abbigliamento, che accessori. Saranno incluse anche delle sneakers e, sempre tramite il gioco, gli utenti potranno anche accedere direttamente al sito di Gucci per acquistare le versioni reali degli oggetti virtuali. “Fare shopping giocando” e’ la nuova moda, che coinvolge il videogiocatore immergendolo in un’esperienza parallela a quella del gioco puro, ma affiancando l’idea dell’acquisto.

 

E non e’ finita qui! All’interno del gioco sara’ presente anche una nuova modalità che permetterà ai videogiocatori di partecipare al prestigioso GUCCI OPEN, il torneo virtuale a tempo limitato in cui tra le altre cose sara’ possibile utilizzare una speciale racchetta disegnata da Gucci.

Gucci partners with Tennis Clash, the famed sports game created by ...

Per approfondimenti sul tema potete anche leggere questo interessante articolo che esamina altri esempi legati ai videogiochi nel mondo della moda:

Videogame e Gamification per brand del lusso

luxury brands videogame

Se volete ricevere maggiori informazioni sull’inclusione di servizi e prodotti all’interno di un videogioco o sviluppare un gioco per promuoverli, potete utilizzare il box qui sotto per scriverci. Saremo felici di rispondere a tutti i vostri quesiti

 

Gamification e sneaker si fondono con Aglet

AGLET è il Pokomen Go per gli amanti delle sneaker! 

Aglet è una APP che non inventa nulla di rivoluzionario, eppure in tempi di lockdown forzato ha generato nuovo interesse soprattutto nella comunità di appassionati. Abbiamo analizzato più a fondo le meccaniche della gamification applicate e l’engagement che ne consegue: Aglet è un gioco che simula uno shopping virtuale basato principalmente sulla geo-localizzazione in tutto il mondo che utilizza gli “aglets” ovvero una moneta virtuale creata ad hoc e che permette scambi ed acquisti in game.

COME FUNZIONA

Ogni utente inizia con tre paia di base: man mano che si evolve nel gioco, l’obiettivo è accrescere la propria collezione e metterla in mostra agli altri utenti sia tramite la vetrina virtuale che con la condivisione social. Si puo’ indossare ogni tipo di sneaker digitale mentre si utilizza lo smartphone nel mondo reale, iniziando in questo modo a guadagnare Aglet. Ogni sneaker conquistata ed indossata avrà la sua importanza e, di conseguenza, sarà più ambita e rara rispetto alle altre. E’ stato previsto un gap, che rende ancora piu’ realistico e longevo il gioco: le sneaker virtuali si consumano con l’utilizzo, forzando l’utente a ruotare in questo modo la propria collezione.

ESPLORA LA CITTÀ

Un po’ come succede nel famoso e rivoluzionario POKEMON GO, anche Aglet permette di scovare alcune sneakerbox muovendosi e camminando per la città: facendo questo i giocatori potranno guadagnare altra moneta virtuale. Quando la sneaker inizia a perdere il suo valore, si può raggiungere un negozio di streetwear, così come luoghi speciali indicati nella propria città per ricaricare energia aggiuntiva.

ACQUISTARE E COLLEZIONARE

Attraverso l’app è possibile spendere moneta per acquistare altre sneakers e, nello stesso modo, sarà possibile seguire i drop paralleli nel mondo reale, ma anche quelli esclusivamente virtuali. Inoltre, gli sviluppatori collaborano con i maggiori brand per ospitare il lancio di prodotti specifici integrando quindi una sorta di marketing combinato che potrebbe generare pubblico profilato e predisposto all’acquisto.

LA COMMUNITY

L’ultima grande caratteristica di AGLET è l’opportunità di scambiare le proprie sneaker virtuali con gli amici ed il funzionamento e’ simile alla vita reale. La piattaforma di trading in-game consente di acquistare, vendere e scambiare con chiunque, a qualunque prezzo sia stabilito!

AGLET rende l’idea di come sta crescendo il mercato delle sneaker nel mondo. I meccanismi di gamification legati al progresso della collezione sono interessanti anche se limitati alla propria fantasia e la presenza della community rappresenta un valore non trascurabile del sistema. Resta da vedere se la soddisfazione virtuale possa compensare il desiderio dei collezionisti di ottenere nel mondo reale quei grail che pochi solo pochi oggi si possono permettere.

AGLET è già disponibile su Apple Store e tra qualche mese anche su piattaforma Android.

A cura di Mauro Monaco

La moda sfila in gamification con Burberry

Abbiamo in precedenza parlato di Burberry come uno dei brand fashion che più crede nell’appeal della gamification.
Il loro prodotto di maggior impatto in termini di riconoscibilità è stato B Bounce, un gioco basilare basato su trampolini dove un avatar deve raggiungere piattaforme sempre più alte scoprendo prodotti della marca e soprattutto indossando abiti in tema.

B-Bounce gamification burberry

Il testimonial originale era un paffuto cerbiatto che combatteva il freddo con i piumini Thomas Burberry. Il giocatore poteva a scelta far indossare una delle tinte proposte dalla linea, ed andare poi a caccia dei logo TB e di droni dorati in giro per lo schermo, evitando nuvole tempestose e salendo sempre più in alto. Il limite finale è la Luna, o almeno così diceva lo slogan.
Il gioco in sè non era particolarmente appealing, anche se colorato con vivacità, eppure ha avuto riscontri enormi in termini di accessi e tempo trascorso a giocarci.

Burberry ha vissuto questo prodotto come una sperimentazione, da cui evincere quali fossero le motivazioni principali che spingevano l’utente all’utilizzo, e se queste fossero indipendenti o meno dal tipo di indumento utilizzato, decidendo infine se tentare la sorte in altri periodi dell’anno gettonati per gli acquisti.

B Bounce insomma come un giocoso accompagnatore dell’esperienza di shopping oppure un vero attrattore di nuovi clienti?

ratberry burberry game

Questa semplice meccanica di gioco ha funzionato perchè applicava alcuni principi della gamification per perdurare l’esperienza:

  • la ricompensa immediata, tramite premi quali Gif esclusive o l’adattamento di una foto con elementi del brand.
  • la competizione, partecipando a Londra, in Giappone, Canada, USA ed altre location alla sfida B Bounce direttamente negli store e su maxischermo
  • lo status, vincendo una vera giacca esclusiva con il monogram TB

ratberry  app gaming

Il successo della campagna originale ha mantenuto vivo il concetto che a Gennaio di quest’anno in occasione del Lunar New Year cinese, Burberry rilancia direttamente sul suo sito ufficiale con un nuovo personaggio: Ratberry.

Nel nuovo gioco Ratberry richiama all’anno del Topo e torna a rimbalzare alla ricerca di coins e lanterne cinesi.

Burberry ha ampliato l’esperienza realizzando degli stickers per Wechat e focalizzandosi sempre più sull’utenza giovane. Giovane ma non sprovveduta, perchè il layout dei fondali e la cura del profilo del personaggio lo rendono papabile per una produzione home vision (ricorda abbastanza spudoratamente i toni di Kung Fu Panda).
Ratberry compare ora su borse e bomber, e diviene a nostra opinione un esempio abbastanza raro di come la gamification si possa espandere: da procedimento che interviene in aiuto di una campagna pubblicitaria, ad icona fashion che vive di vita propria: in un qualche modo, giocando con la fantasia, Ratberry potrebbe divenire a sua volta una mascotte della stessa filosofia gamification!

china instagram games

 

Articolo a cura di Valter Prette