Gamification e beneficienza si incontrano con Gamindo

Con Gamindo, concedersi una veloce partita in pausa pranzo o mentre si attende l’arrivo dell’autobus non è più un’attività fine a sé stessa o finalizzata esclusivamente al proprio piacere personale.

L’applicazione, sviluppata da una piccola software house italiana, è gratuita, disponibile al download sia su App Store che su Google Play e al primo avvio si presenta come una qualsiasi raccolta di minigiochi più o meno brandizzati.

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Da riletture di grandi classici, come Arkanoid per esempio, ad esperimenti che sviluppano idee di design più originali, per lo più puzzle game o endless runner, si tratta di un elenco mai definitivo o uguale a sé stesso, soggetto a periodiche modifiche che introducono nuovi titoli ed eliminano quelli più vecchi.

Creato il proprio profilo, si ha la piena e totale libertà di dedicarsi all’attività che più si preferisce, senza alcuna limitazione in termini di tempo o di partite effettuabili giornalmente. Il software, al contrario, incentiva l’utente a dedicare regolarmente un po’ del suo tempo ai vari minigiochi, proprio per la particolarità che rende Gamindo un progetto estremamente interessante, unico nel suo genere e doppiamente utile.

Oltre a divertire ed intrattenere, l’app permette di fare beneficenza semplicemente superando i livelli e registrando nuovi high-score. Nessuna donazione diretta, né esborso di denaro per acquisti in-game o per sbloccare ulteriori funzionalità. Basta giocare affinché con l’accumulo di gemme, elargite non appena si conclude una partita, uno o più enti non profit ricevano denaro direttamente dagli sponsor e dalle aziende che hanno deciso di spendersi in prima persona, stipulando accordi specifici con la stessa software house nostrana.

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Il sistema su cui si regge Gamindo, ben illustrato sul sito ufficiale(https://gamindo.com/come-funziona/), prevede una sorta di circolarità in cui tutte le parti chiamate in causa guadagnano qualcosa. L’utente si diverte, gli enti ricevono i contributi, i brand guadagnano in visibilità grazie a banner pubblicitari e product placement.

C’è tuttavia un ulteriore ingrediente che rende la formula vincente e protesa ad incentivare l’avvio dell’app da parte dell’utente. Gli sviluppatori hanno infatti ben pensato di tirare in ballo alcuni meccanismi propri della gamification.

Accedendo al proprio profilo, direttamente dal menù principale, si può visionare la propria scheda che riporta il numero totale di gemme ottenute ed il livello di esperienza raggiunto. Per ogni minigioco, sempre da questa schermata, potrete confrontare il vostro high-score con quello degli amici e, più in generale, di chiunque utilizzi l’app. Potrete inoltreconsultare la Hall of Fame degli utenti più attivi, facendovi così un’idea del gap da ricucire per poter reclamare un posto in questo gruppo esclusivo.

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Inoltre, tramite una specifica funzione, con pochi passaggi si possono imbastire vere e proprie sfide da lanciare a qualsiasi altro videogiocatore, impostando i parametri di vittoria nei singoli giochi che vi faranno fruttare gemme extra, utili a scalare posizioni nella classifica generale.

Per quanto i piccoli videogiochi inseriti nella raccolta non brillino particolarmente per originalità o qualità intrinseche, Gamindo riesce perfettamente nel compito preposto. Da una parte si configura come il passatempo ideale per videogiocatori occasionali in cerca di intrattenimento senza grosse pretese. Dall’altra si dimostra un ottimo espediente per racimolare un po’ di denaro a scopi benefici.

La ricetta funziona non solo perché fa leva sui buoni sentimenti degli utenti. Grazie ai meccanismi attivati dalla gamification, che si palesano in questa app nel costante accumulo di gemme e nel continuo aggiornamento di classifiche globali e parziali, ci si scopre coinvolti in una costante gara per la conquista della vetta.Scorgere il proprio profilo tra i top-scorer regala un’insospettabile soddisfazione, ulteriormente intensificata dalla certezza di aver compiuto una buona azione, semplicemente divertendosi.

Gamindo è un esempio quanto mai efficace di gamification applicata ad un software che fa della beneficienza la sua ragione d’essere.

Lorenzo Kobe Fazio

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