Project Noah: Gamification della Natura

Project Noah nasce nel 2010 come applicazione mobile location based con l’obiettivo di creare un ambiente divertente e partecipativo affinchè ciascuno di noi potesse riconnettersi con la natura e documentare quello che quotidianamente capita sotto gli occhi. Ci troviamo nel parco della nostra città e osserviamo uno strano uccello? E’ un’ottima occasione per fotografarlo col nostro iPhone e condividere la foto geolocalizzata con migliaia di appassionati sparsi per il mondo.  Il progetto ha subito trovato i favori degli utenti e vinto alcuni premi negli Stati Uniti tanto da attirare l’attenzione di un investitore a tema come National Geographic. E proprio nei giorni scorsi il team di sviluppo ha rilasciato la nuova versione del website insieme a pesanti update nelle versioni disponibili su App Store e Android Market introducendo anche alcuni principi tipici della gamification.

Lasciandovi liberi di esplorare il sito e le apps gratuite, soffermo l’attenzione su alcune tecniche utilizzate per rendere più divertente e coinvolgente l’esperienza.

Nell’header della home è presente la sezione “Missions“. Cliccandovi si accedere ad un’area in cui i gestori frequentemente inseriscono dei task a cui volontariamente aderire: “Aiutaci ad identificare specie animali nel Sud Arizona”, “2011 Best Wildlife Photo” e tante altre.  Il sistema è impostato per mostrare le missioni con maggior tasso di risposta degli utenti, ma è anche possibile cercarle in base alla nostra posizione. A quel punto l’utente che accetta la sfida si farà carico dell’upload di gfoto geolocalizzate che potranno poi essere oggetto di discussione o inserite tra le favorite da altri utenti.

Oltre alle missioni pre-determinate, la parte sinistra dell’immagine mostra l’interessante opportunità di settare obiettivi personalizzati attraverso la creazione di una propria missione.

Al fine di conferire Status e Power ai membri della community, gli sviluppatori hanno creato un apposito titolo onorifico assegnato solo a pochissimi ultra meritevoli. Girando nel sito è possibile notare utenti Ranger ai quali spetta il compito di dare il benvenuto ai nuovi iscritti,  proporre nuove missioni e rimuovere i contenuti non idonei. Il processo non è stato automatizzato, ma è una vera selezione manuale da parte del team.

Il sistema di Badge è chiamato Patches

Non poteva certo mancare un sistema di badge, qui ribattezzato Patches.  E’ possibile sbloccare quattro diverse macro-aree di trofei virtuali:

Spottings: Badge sbloccati per aver semplicemente inviato fotografie di flora e fauna vista di persona. Ad esempio al 15° spottings (foto inserite) si sblocca il badge Cub oppure dopo 35 si ottiene il Surveyor

Missions: Badge sbloccati dopo aver partecipato alle missioni proposte dal gioco. Ogni missione equivale ad un badge omonimo

Special Achievement: Sono premi speciali assegnati al raggiungimento di determinati traguardi. Ad esempio il badge Globe Spotter per aver inviato foto da almeno 3 diversi continenti

Specialists: Assegnati a quegli utenti che si specializzato in determinate tipologie animali. Ad esempio  sblocchi il Mamma Specialist dopo 20 foto che ritraggono dei mammiferi.

Sicuramente una bellissima idea che trova il suo punto di forza nell’originalità e nella sua visione sociale. Fotografare gli animali, indicare dove son stati visti può diventare un immenso database su cui gli scienziati possono lavorare per salvaguardare questa o quella specie. Il processo di gamification è stato ottimamente integrato nella mission generale allo scopo di incentivare la componente user generated content e la partecipazione attiva e responsabile della community!

 

 

 

 

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