Disegnare il coinvolgimento in ambito formazione

Stando ai risultati di una indagina condotta da Wingage, col coordinamento scientifico del nostro Fabio Viola, è proprio la formazione il settore in cui le aziende italiane stanno introducendo maggiormente la gamification. D’altronde numerosi dati concordano col dirci la sempre meno propensione delle nuove generazioni alla classica formazione in aula frontale ed alla diretta derivazione dell’e-learning. Il mancato coinvolgimento è prodromico al mancato apprendimento che a sua volta implica una perdita notevole di produttività per le aziende con dipendenti che poco o male conoscono le procedure, schede prodotto e best practice.

Proprio oggi, a firma Fabio Viola, è apparso un guest post sul blog di MosaicoeLearning (società che ha già ospitato nel suo Digital Tour il nostro guru) dal titolo “Gamification e Design del Coinvolgimento”. Ne riportiamo un estratto con il consiglio di leggerlo integralmente sul post originale.

“Il design del coinvolgimento è il superamento della tradizionale logica delle esperienze pensate per essere efficaci, efficienti, usabili ed ergonomiche con un approccio top to down. In un’epoca in cui numerosi dati concorrono a raccontarci una progressiva rarefazione del coinvolgimento delle nuove generazioni, qui indicate con la cesoia dei nati dopo il 1980, verso se stessi, il prossimo, i prodotti e le esperienze è fondamentale attuare un cambio progettuale che porti le aziende a focalizzarsi sul tempo come KPI primaria di relazione.

Il design del coinvolgimento punta a trasformare gli “utenti” in “experiencer” con una metodologia che potremmo definire “Engagement Centered Design”. Da qui la gamification come chiave operativa che mutua 40 anni di logiche, meccaniche e dinamiche sviluppate dall’industria dei videogiochi per ripensare ogni momento della nostra quotidianità.  I videogiochi altro non sono che learning ed emotional machine, ambienti in cui viene scientemente disegnata una alternanza di stati di animo (sorpresa, imprevedibilità, altruismo, competizione, gioia, frustrazione, sfida) per generare alte dosi di coinvolgimento prodromiche al trasferimento del contenuto/obiettivo dell’azienda.

gamification carte

Oltre 100 carte per progettare la gamification realizzate da Fabio Viola

Nel mio penultimo saggio “L’Arte del Coinvolgimento” (Hoepli 2017) dedico un intero capitolo al passaggio dallo storytelling allo storydoing. I videogiochi sono l’unica esperienza i cui fruitori parlano in prima persona, “ho salvato la principessa” o “ho ucciso il mostro”. Questo passaggio dalla terza alla prima persona è uno dei pilastri dell’engagement design, quando esso avviene significa che i nostri utenti/giocatori si sentono co-protagonisti e questo migliora notevolmente non solo i processi di apprendimento, ma anche lo stoccaggio dell’informazione nella memoria a lungo termine dell’esperienza che stanno vivendo.”

 

 

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